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MICROBIOTA PREBIOTICI E PROBIOTICI

martedì 31 gennaio 2017

CAVOLFIORE GRATINATO

CAVOLFIORE GRATINATO AL FORNO
Ingredienti:
Cavolfiore
Pangrattato
Olio EVO
Parmiggiano
Sale e pepe

Tagliare il cavolfiore in piccoli pezzettini.
Ungere con olio extravergine d'oliva una pirofila da forno e aggiungere il pangrattato per creare uno strato compatto sul fondo; adagiare i cavolfiori in unico strato e spolverare con parmigiano; sale e pepe q.b.cuocere in forno 200°.

domenica 29 gennaio 2017

CAVOLFIORE

CAVOLFIORE ( Brassica oleracea botrytis)
Originario del Medio Oriente , molto apprezzato dagli antichi Romani, discende probabilmente dai broccoli ed è bianco a causa dello sviluppo delle infiorescenze sotto uno spesso strato di foglie; insieme agli agrumi, i cavolfiori e i cavoli in genere, furono fondamentali per contrastare lo scorbuto sulle navi nel periodo dei lunghi viaggi transoceanici (era adorato dal capitano Cook il grande navigatore e cartografo britannico); risulta infatti ricco di vitamina C , ma anche di potassio e di diversi composti solforati, alcuni dei quali sicuramente dotati di azione antitumorale.


martedì 17 gennaio 2017

PERA

PERA – Genere Pyrus - FAMIGLIA ROSACEAE 
Il pero, citato anche da Omero nell'Odissea, giunse in Grecia dalla vicina Asia occidentale intorno al 600 a.c. e vi si diffuse rapidamente; nel IV° sec a.c. era già ampiamente coltivato anche in Magna Grecia (cit. Teofrasto). Oggi, in Italia, la varietà più coltivata è la pera William, selezionata alla fine del settecento in Inghilterra. L'Emilia Romagna è la regione dove si coltiva il 65% circa delle pere italiane.
Ricca di fruttosio, potassio e vitamina C; ricca anche di fibre e pectina; la pera è un falso frutto (il vero frutto è il torsolo) e, come tutta la frutta, rappresenta un ottimo alimento per la nostra salute: numerosi studi clinici sull'uomo hanno dimostrano una spiccata azione antitumorale della frutta, in particolare per quanto riguarda il cancro del polmone, della vescica, della mammella, dello stomaco e del cavo orale …….

domenica 15 gennaio 2017

FRUTTA E VERDURA BIO

FRUTTA E VERDURA BIO
Frutta e verdura biologica generalmente contengono più molecole fitochimiche benefiche rispetto alle coltivazioni tradizionali che utilizzano fertilizzanti chimici e pesticidi! Ciò avviene perché, non ricevendo alcun trattamento chimico, le piante sono sottoposte a maggiori attacchi da parte dei parassiti e di conseguenza i loro sistemi difensivi endogeni vengono maggiormente stimolati a produrre i composti fitochimici protettivi; detto questo però, occorre osservare che la quasi totalità degli studi clinici che hanno mostrato evidenti benefici per la salute legati ad un elevato consumo di frutta e verdura, sono stati fatti con prodotti NON BIOLOGICI, ovvero provenienti da coltivazioni tradizionali; dato che i prodotti biologici spesso risultano essere più costosi, se la nostra scelta di acquistarli dovesse comportare una riduzione del quantitativo totale assunto di frutta e verdura, ciò potrebbe essere meno vantaggioso in termini di salute; quindi, se il budget non lo consente, meglio consumare prodotti non biologici ma nelle giuste quantità! (almeno 5 porzioni al giorno).


giovedì 12 gennaio 2017

POLPETTE CON VERZA E PATATE

POLPETTE CON VERZA E PATATE
Ingredienti:
Verza
Patate
Aglio o cipollotto
Pangrattato
Olio EVO
Sale e pepe

Cuocere al vapore le patate e poi il cavolo .
Frullare il cavolo e lo spicchio d'aglio (o in alternativa il cipollotto) e schiacciare con una forchetta le patate; in una ciotola amalgamare gli ingredienti così ottenuti aggiungendo un po' di sale, il pepe e il pangrattato, fino ad ottenere un composto omogeneo e sufficientemente denso per creare le polpette; passare le polpette nell'olio e poi nel pangrattato; cuocere in forno per 20 min circa a 200° girandole ogni tanto.




sabato 7 gennaio 2017

CAVOLO

CAVOLO ( Brassica oleracea)
Con il termina generico di “cavolo” si intendono tutti i diversi tipi di cavoli; coltivato da almeno 6000 anni, era considerato sacro dai Greci; Pitagora ed Ippocrate lo ritenevano una panacea per tutti i mali; Diogene, che visse fino a 83 aa, viveva in una botte e si nutriva quasi esclusivamente di cavoli! Anche i Romani (Catone, Plinio) lo consideravano molto salutare e lo mangiavano crudo all'inizio dei banchetti poiché ritenevano che aiutasse ad assorbire meglio l'alcol. Useremo il CAVOLO VERZA (Brassica oleracea var. sabauda) nella prossima ricetta.


giovedì 5 gennaio 2017

COME CONSUMARE LE CRUCIFERE

COME CONSUMARE LE CRUCIFERE
La masticazione e la cottura lieve delle crucifere attiva le reazioni biochimiche necessarie a generare le molecole antitumorali presenti in queste verdure. Infatti, i glucosinolati di cui sono ricche le crucifere, devono essere scissi da un enzima, la mirosina, anch'esso presente nella pianta per diventare isotiocianati ed indoli che sono le molecole antitumorali biologicamente attive; glucosinolati e mirosina sono compartimentati nella pianta in modo da non venire in contatto tra loro e solo con la rottura delle cellule legata alla masticazione e alla cottura possono incontrarsi, innescando così la trasformazione decritta sopra; bisogna considerare però che gli isotiocianati e gli indoli così prodotti sono idrosolubili, per cui la cottura prolungata in acqua ne determina una rapida diminuzione e va quindi evitata; d'altro canto la mirosina (l'enzima che scinde i glucosinolati) è sensibile al calore e quindi la cottura prolungata la disattiva; per questi motivi, per mantenere integre le proprietà antitumorali delle crucifere, esse vanno cotte il meno possibile e con poca acqua: stufarle rapidamente oppure saltarle in padella sono due ottimi metodi per conservarne i benefici; infine ricordiamo anche che le crucifere surgelate, a seguito di un processo di lavorazione ad alta temperatura che subiscono, perdono pesantemente l'effetto antitumorale!! Quindi FRESCHE, POCO COTTE e BEN MASTICATE!!!!
Oltre al sulforafano (che è il più famoso e studiato isotiocianato), le crucifere sono particolarmente ricche di indolo-3-carbinolo (I3C), una molecola che dagli studi in laboratorio sembra dotata di attività antitumorale nei confronti di alcuni tipi di neoplasie (seno, cervice uterina ed endometrio), probabilmente per la sua capacità di interferire con l'estradiolo.





ORZO RADICCHIO E FUNGHI

ORZO RADICCHIO ROSSO E FUNGHI
Ingredienti:
Orzo
Radicchio rosso di Treviso precoce
Funghi champignon
Olio extravergine d'oliva
Prezzemolo
Sale pepe q.b.

Cuocere l'orzo in pentola a pressione; nel frattempo tagliare i funghi ed il radicchio in piccoli pezzi; saltare quindi in padella, in olio EVO, prima i funghi, poi aggiungere il radicchio e ultimare la cottura; scolare l'orzo e saltarlo in padella insieme agli altri ingredienti, aggiungendo il prezzemolo ed il pepe; il piatto è ottimo anche freddo.