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mercoledì 13 aprile 2016

MUTAZIONI E CONTROLLO TISSUTALE

MUTAZIONI E CONTROLLO TISSUTALE
Durante la vita, il nostro GENOMA viene inevitabilmente esposto ad agenti cancerogeni e colpito da mutazioni in grado di determinare la formazione continua di cellule anomale che in alcuni casi possono trasformarsi in tumori microscopici; dati autoptici hanno evidenziato ad esempio che tra i 40 e i 50 anni di età circa il 30-40% delle donne presenta piccoli carcinomi microscopici al seno; analoghe micro-lesioni tumorali si riscontrano spesso anche in altri organi (pancreas, prostata, tiroide, polmoni) …. a 70 anni il 70% degli uomini presenta adenocarcinomi microscopici nella prostata! Queste piccole neoplasie però solo raramente evolvono in tumori invasivi! Ciò significa che siamo spesso portatori di piccolissime lesioni tumorali che, quasi sempre, rimangono occulte per tutta la vita grazie ad un sistema difensivo che ne impedisce l'evoluzione/proliferazione a forme maligne incontrollate. In altre parole i tessuti sani del nostro corpo, che ospitano a volte piccole lesioni neoplastiche, sono quasi sempre in grado di tenerle opportunamente sotto controllo inibendone la proliferazione attraverso vari meccanismi, molti dei quali ancora poco conosciuti. Una cosa però è ormai certa: i principali responsabili della progressione dei tumori sono soprattutto i fattori associati allo stile di vita e non i fattori legati alla familiarità; infatti il numero di mutazioni che una cellula deve accumulare per diventare cancerosa ed invadere l'organismo è tale che risulta molto improbabile che tutto ciò avvenga in modo casuale; in pratica il tumore deve contare sull'aiuto del nostro organismo per poter diventare aggressivo; siamo dunque noi che dobbiamo impegnarci per non dare questo aiuto decisivo! Come? Da una parte dobbiamo ridurre efficacemente (dove possibile) l'esposizione agli agenti cancerogeni (tabacco, PM10, UV, nitrosamine, idrocarburi policiclici, arsenico ecc) per ridurre al minimo le nostre mutazioni cellulari, dall'altra dobbiamo ottimizzare la capacità difensiva del nostro organismo e dei nostri tessuti che risulta fortemente potenziata da un corretto stile di vita (principalmente lotta a sedentarietà, sovrappeso e cattiva alimentazione). Praticare attività fisica, ad esempio, è una delle armi migliori per attivare e potenziare il Controllo Tissutale e ottimizzare la capacità dei tessuti di contrastare lo sviluppo e la proliferazione anomala delle cellule mutate, inducendone spesso anche l'apoptosi (morte cellulare); ne consegue che se vogliamo ridurre il rischio di ammalarci di tumore uno dei modi più efficaci è quello di cominciare subito a muoverci: almeno 30 minuti di attività fisica moderata ( equivalente a una camminata a passo veloce) o, meglio ancora, un'attività aerobica prolungata 3-4volte a settimana (es. 40 minuti di corsa, o bicicletta …) che, tra l'altro, è in grado di liberare anche endorfine (runner's high) con notevoli benefici sull'umore e sul sistema immunitario. Tutto quanto detto vale anche per le persone che hanno già avuto una diagnosi di tumore che, salvo rare eccezioni, dovrebbero seguire scrupolosamente anche tutte le altre raccomandazioni WCRF-AIRC per ridurre sensibilmente il rischio di recidive.

Proverbio cinese: “Il segreto per vivere bene e a lungo è mangiare la metà, camminare il doppio, ridere il triplo e amare senza misura”

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