MUTAZIONI
E CONTROLLO TISSUTALE
Durante
la vita, il nostro GENOMA viene inevitabilmente esposto ad agenti
cancerogeni e colpito da mutazioni in grado di determinare la
formazione continua di cellule anomale che in alcuni casi possono
trasformarsi in tumori microscopici; dati autoptici hanno evidenziato
ad esempio che tra i 40 e i 50 anni di età circa il 30-40% delle
donne presenta piccoli carcinomi microscopici al seno; analoghe
micro-lesioni tumorali si riscontrano spesso anche in altri organi
(pancreas, prostata, tiroide, polmoni) …. a 70 anni il 70%
degli uomini presenta adenocarcinomi microscopici nella prostata!
Queste piccole neoplasie però solo raramente evolvono in tumori
invasivi! Ciò significa che siamo spesso portatori di piccolissime
lesioni tumorali che, quasi sempre, rimangono occulte per tutta la
vita grazie ad un sistema difensivo che ne impedisce
l'evoluzione/proliferazione a forme maligne incontrollate. In altre
parole i tessuti sani del nostro corpo, che ospitano a volte piccole
lesioni neoplastiche, sono quasi sempre in grado di tenerle
opportunamente sotto controllo inibendone la proliferazione
attraverso vari meccanismi, molti dei quali ancora poco conosciuti.
Una cosa però è ormai certa: i principali responsabili della
progressione dei tumori sono soprattutto i fattori associati allo
stile di vita e non i fattori legati alla familiarità; infatti il
numero di mutazioni che una cellula deve accumulare per diventare
cancerosa ed invadere l'organismo è tale che risulta molto
improbabile che tutto ciò avvenga in modo casuale; in pratica il
tumore deve contare sull'aiuto del nostro organismo per poter
diventare aggressivo; siamo dunque noi che dobbiamo impegnarci per
non dare questo aiuto decisivo! Come? Da una parte dobbiamo ridurre
efficacemente (dove possibile) l'esposizione agli agenti cancerogeni
(tabacco, PM10, UV, nitrosamine, idrocarburi policiclici, arsenico
ecc) per ridurre al minimo le nostre mutazioni cellulari, dall'altra
dobbiamo ottimizzare la capacità difensiva del nostro organismo e
dei nostri tessuti che risulta fortemente potenziata da un corretto
stile di vita (principalmente lotta a sedentarietà, sovrappeso e
cattiva alimentazione). Praticare attività fisica, ad esempio, è
una delle armi migliori per attivare e potenziare il Controllo
Tissutale e ottimizzare la capacità dei tessuti di
contrastare lo sviluppo e la proliferazione anomala delle cellule
mutate, inducendone spesso anche l'apoptosi (morte cellulare); ne
consegue che se vogliamo ridurre il rischio di ammalarci di tumore
uno dei modi più efficaci è quello di cominciare subito a muoverci:
almeno 30 minuti di attività fisica moderata ( equivalente a una
camminata a passo veloce) o, meglio ancora, un'attività aerobica
prolungata 3-4volte a settimana (es. 40 minuti di corsa, o bicicletta
…) che, tra l'altro, è in grado di liberare anche endorfine
(runner's high) con notevoli benefici sull'umore e sul sistema
immunitario. Tutto quanto detto vale anche per le persone che hanno
già avuto una diagnosi di tumore che, salvo rare eccezioni,
dovrebbero seguire scrupolosamente anche tutte le altre
raccomandazioni WCRF-AIRC per ridurre sensibilmente il rischio
di recidive.
Proverbio
cinese: “Il segreto per vivere bene e a lungo è mangiare
la metà, camminare il doppio, ridere il triplo e amare senza misura”
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