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MICROBIOTA PREBIOTICI E PROBIOTICI

giovedì 28 aprile 2016

TOPINAMBUR

TOPINAMBUR (Helianthus tuberosus) FAMIGLIA ASTERACEAE
Originario del Messico o del Nord America; giunto in Europa il suo consumo si diffuse largamente ma venne presto soppiantato dall'arrivo di un altro tubero dal Nuovo Continente: la patata. Il termine topinambur probabilmente è di origine portoghese; i fiori ricordano i girasoli mentre i tuberi radicali (chiamati anche “tartufole”) rappresentano la parte commestibile e ricordano il sapore del carciofo.
Il topinambur è molto ricco di INULINA ed è pertanto alimento ideale per il benessere intestinale (bifidobatteri e lattobacilli ne vanno pazzi!!), inoltre contiene molto potassio, magnesio, ferro e selenio; è alimento indicato per i diabetici e per chi ha elevati livelli di acidi urici.

sabato 23 aprile 2016

PASTA CON TARASSACO E ....

PASTA INTEGRALE CON TARASSACO TIMO FUNGHI E BROCCOLI
INGREDIENTI: 
tarassaco (foglie)
funghi freschi
broccoli
pasta integrale
aglio
timo
olio EVO
pepe e/o paprika

Scottare i broccoli per 5 minuti in acqua bollente quindi scolare e farli a piccoli pezzi. 
Nel frattempo tagliare i funghi e schiacciare uno spicchio d'aglio. Cuocere in padella in olio extravergine d'oliva i funghi dopo aver dorato l'aglio… a metà cottura aggiungere i broccoli e a fine cottura le foglie di tarassaco e il timo. Scolare la pasta e saltarla in padella con il condimento. Pepe e paprika se graditi.




mercoledì 13 aprile 2016

MUTAZIONI E CONTROLLO TISSUTALE

MUTAZIONI E CONTROLLO TISSUTALE
Durante la vita, il nostro GENOMA viene inevitabilmente esposto ad agenti cancerogeni e colpito da mutazioni in grado di determinare la formazione continua di cellule anomale che in alcuni casi possono trasformarsi in tumori microscopici; dati autoptici hanno evidenziato ad esempio che tra i 40 e i 50 anni di età circa il 30-40% delle donne presenta piccoli carcinomi microscopici al seno; analoghe micro-lesioni tumorali si riscontrano spesso anche in altri organi (pancreas, prostata, tiroide, polmoni) …. a 70 anni il 70% degli uomini presenta adenocarcinomi microscopici nella prostata! Queste piccole neoplasie però solo raramente evolvono in tumori invasivi! Ciò significa che siamo spesso portatori di piccolissime lesioni tumorali che, quasi sempre, rimangono occulte per tutta la vita grazie ad un sistema difensivo che ne impedisce l'evoluzione/proliferazione a forme maligne incontrollate. In altre parole i tessuti sani del nostro corpo, che ospitano a volte piccole lesioni neoplastiche, sono quasi sempre in grado di tenerle opportunamente sotto controllo inibendone la proliferazione attraverso vari meccanismi, molti dei quali ancora poco conosciuti. Una cosa però è ormai certa: i principali responsabili della progressione dei tumori sono soprattutto i fattori associati allo stile di vita e non i fattori legati alla familiarità; infatti il numero di mutazioni che una cellula deve accumulare per diventare cancerosa ed invadere l'organismo è tale che risulta molto improbabile che tutto ciò avvenga in modo casuale; in pratica il tumore deve contare sull'aiuto del nostro organismo per poter diventare aggressivo; siamo dunque noi che dobbiamo impegnarci per non dare questo aiuto decisivo! Come? Da una parte dobbiamo ridurre efficacemente (dove possibile) l'esposizione agli agenti cancerogeni (tabacco, PM10, UV, nitrosamine, idrocarburi policiclici, arsenico ecc) per ridurre al minimo le nostre mutazioni cellulari, dall'altra dobbiamo ottimizzare la capacità difensiva del nostro organismo e dei nostri tessuti che risulta fortemente potenziata da un corretto stile di vita (principalmente lotta a sedentarietà, sovrappeso e cattiva alimentazione). Praticare attività fisica, ad esempio, è una delle armi migliori per attivare e potenziare il Controllo Tissutale e ottimizzare la capacità dei tessuti di contrastare lo sviluppo e la proliferazione anomala delle cellule mutate, inducendone spesso anche l'apoptosi (morte cellulare); ne consegue che se vogliamo ridurre il rischio di ammalarci di tumore uno dei modi più efficaci è quello di cominciare subito a muoverci: almeno 30 minuti di attività fisica moderata ( equivalente a una camminata a passo veloce) o, meglio ancora, un'attività aerobica prolungata 3-4volte a settimana (es. 40 minuti di corsa, o bicicletta …) che, tra l'altro, è in grado di liberare anche endorfine (runner's high) con notevoli benefici sull'umore e sul sistema immunitario. Tutto quanto detto vale anche per le persone che hanno già avuto una diagnosi di tumore che, salvo rare eccezioni, dovrebbero seguire scrupolosamente anche tutte le altre raccomandazioni WCRF-AIRC per ridurre sensibilmente il rischio di recidive.

Proverbio cinese: “Il segreto per vivere bene e a lungo è mangiare la metà, camminare il doppio, ridere il triplo e amare senza misura”

lunedì 11 aprile 2016

CARNI ROSSE E CARNI LAVORATE

5° RACCOMANDAZIONE WCRF-AIRC
Benchè non sia universalmente riconosciuto, si ritiene che l'uomo si sia evoluto come ONNIVORO; la maggior parte dei cibi di origine animale sono comunque utili per la salute solo se consumati in modica quantità, in particolare le carni rosse e quelle lavorate/conservate che dovrebbero rientrare solo occasionalmente nella nostra dieta; 500 gr. di carne rossa rappresenta infatti il quantitativo settimanale massimo per l'adulto mentre il consumo di carni lavorate dovrebbe essere solo occasionale. Numerosi studi hanno infatti dimostrato che se si superano questi livelli si va incontro ad un aumentato rischio di contrarre alcuni tumori, in particolare quello del colon-retto (una delle neoplasie più frequenti sia nel sesso maschile che in quello femminile) e probabilmente anche dell'esofago, del polmone, dello stomaco, del pancreas e della prostata.

5° RACCOMANDAZIONE GENERALE: “LIMITA IL CONSUMO DI CARNI ROSSE* ED EVITA LE CARNI LAVORATE **/ CONSERVATE”.

* bovini, suini, ovini, caprini
** sono le carni conservate attraverso l'affumicatura, sotto sale, con additivi e conservanti ed i salumi.

sabato 9 aprile 2016

PASTA INTEGRALE BROCCOLI FUNGHI E POMODORINI

PASTA INTEGRALE CON BROCCOLI FUNGHI E POMODORINI FRESCHI
Ingredienti:
Pasta integrale
broccoli (eventualmente anche surgelati)
pomodorini freschi
funghi (anche secchi)
aglio
olio EVO
pepe e/o peperoncino

Cuocere per 5 minuti in acqua bollente i broccoli quindi scolare e tagliarli in piccoli pezzi; nel frattempo mettere i funghi secchi in una tazza d'acqua tiepida e quando saranno rinvenuti sminuzzarli; tagliare in piccoli pezzi anche i pomodorini freschi; in una padella capiente dorare in olio extravergine d'oliva uno spicchio d'aglio dopo averlo sbucciato e schiacciato con un cucchiaio; saltare in padella prima i broccoli poi aggiungere i funghi e solo alla fine i pomodorini freschi completando la cottura ancora per 2-3 minuti; scolare la pasta e saltarla in padella con il condimento; aggiungere pepe nero e o peperoncino se gradito.




mercoledì 6 aprile 2016

BROCCOLO

BROCCOLO (Brassica oleracea var. italica)
Il broccolo ha origine Mediterranea ed era già molto diffuso in epoca romana; il mugnulo (chiamato anche “cavolo povero”), coltivato in Puglia ed in Campania, potrebbe essere il suo progenitore. La parte che consumiamo sono le infiorescenze non ancora mature che sono estremamente ricche di beta carotene, acido folico, vitamina C, FIBRE, magnesio, polifenoli (è una delle verdure con il più alto contenuto di questi composti) e SULFORAFANO; i broccoli, ricchi di purine, vanno limitati nell'iperuricemia e nella gotta; inoltre, chi “soffre di tiroide” dovrebbe consumarli con moderazione in quanto tutte le brassicaceae interferiscono con l'assorbimento dello iodio e con la sintesi degli ormoni tiroidei (ma solo se consumate in grosse quantità); nell'orto è utile la consociazione con il sedano.


sabato 2 aprile 2016

SULFORAFANO

SULFORAFANO
Molte crocifere (ad esempio i broccoli) contengono abbondanti quantità di SULFORAFANO, un isotiocianato dotato di svariate ed interessanti attività biologiche; numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato la sua capacità di interferire con la proliferazione delle cellule tumorali attraverso diversi meccanismi; tra questi ricordiamo la capacità di inibire la crescita e lo sviluppo delle cellule neoplastiche favorendone l'apoptosi (morte cellulare) e la capacità di potenziare l'attività di alcuni geni che hanno il compito di individuare e riparare il DNA danneggiato; sembra anche in grado di ridurre il numero delle cellule staminali tumorali; il sulforafano è un potente induttore dei cosiddetti enzimi di fase 2 ovvero di quei meccanismi endogeni mediante i quali le cellule si proteggono dai danni ossidativi; infine è probabile che possa avere effetti benefici contro le malattie cardiovascolari per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti e ha dimostrato un buon effetto batteriostatico e battericida sull'H. Pylori.